Fonti rinnovabili in Italia: qual è la situazione?

13 maggio 2025

In un mondo sempre più attento alla sostenibilità, l’Italia gioca un ruolo importante nel panorama delle energie rinnovabili. Ma qual è davvero la situazione oggi? A che punto siamo?

Crescita costante, ma non ancora sufficiente

Negli ultimi anni, l’Italia ha fatto passi avanti: circa il 36% del nostro fabbisogno elettrico viene coperto da fonti rinnovabili come sole, vento e acqua.
Un buon risultato, ma ancora lontano dagli obiettivi fissati per il 2030.

Il problema? Il ritmo di crescita è rallentato. Molti impianti sono datati e gli investimenti in nuove tecnologie procedono più lentamente rispetto ad altri Paesi europei.

Quali sono le fonti più utilizzate?

Le principali fonti rinnovabili italiane sono:

  • Idroelettrico: storicamente il pilastro, soprattutto al Nord.
  • Fotovoltaico: molto diffuso grazie alla grande esposizione solare.
  • Eolico: concentrato nelle regioni meridionali e sulle isole.


In crescita anche il biogas e il geotermico, seppur con numeri più ridotti.

Dove possiamo migliorare?

  • Snellire le autorizzazioni: aprire nuovi impianti oggi è ancora troppo complicato e lento.
  • Aggiornare le infrastrutture: servono reti elettriche più moderne ed efficienti.
  • Incentivare l’autoproduzione: famiglie e imprese possono avere un ruolo chiave installando pannelli solari o mini-impianti.

Il futuro è nelle nostre mani

Le energie rinnovabili non sono solo una scelta "verde", ma anche una leva strategica per ridurre la dipendenza dall’estero e per abbassare i costi dell’energia.
Il potenziale c’è: serve crederci di più, investire meglio e muoversi più velocemente.

I dati forniti sono stati raccolti da fonti online disponibili al momento della stesura di questo articolo.