Fonti rinnovabili in Italia: qual è la situazione?
In un mondo sempre più attento alla sostenibilità, l’Italia gioca un ruolo importante nel panorama delle energie rinnovabili. Ma qual è davvero la situazione oggi? A che punto siamo?
Crescita costante, ma non ancora sufficiente
Negli ultimi anni, l’Italia ha fatto passi avanti: circa
il 36% del nostro fabbisogno elettrico viene coperto da fonti rinnovabili come sole, vento e acqua.
Un buon risultato, ma ancora lontano dagli obiettivi fissati per il 2030.
Il problema? Il ritmo di crescita è rallentato. Molti impianti sono datati e gli investimenti in nuove tecnologie procedono più lentamente rispetto ad altri Paesi europei.
Quali sono le fonti più utilizzate?
Le principali fonti rinnovabili italiane sono:
- Idroelettrico: storicamente il pilastro, soprattutto al Nord.
- Fotovoltaico: molto diffuso grazie alla grande esposizione solare.
- Eolico: concentrato nelle regioni meridionali e sulle isole.
In crescita anche il biogas e il geotermico, seppur con numeri più ridotti.
Dove possiamo migliorare?
- Snellire le autorizzazioni: aprire nuovi impianti oggi è ancora troppo complicato e lento.
- Aggiornare le infrastrutture: servono reti elettriche più moderne ed efficienti.
- Incentivare l’autoproduzione: famiglie e imprese possono avere un ruolo chiave installando pannelli solari o mini-impianti.
Il futuro è nelle nostre mani
Le energie rinnovabili non sono solo una scelta "verde", ma anche una leva strategica per ridurre la dipendenza dall’estero e per abbassare i costi dell’energia.
Il potenziale c’è: serve crederci di più, investire meglio e muoversi più velocemente.
I dati forniti sono stati raccolti da fonti online disponibili al momento della stesura di questo articolo.